domenica 18 novembre 2012

Laino Castello abbandonato per la seconda volta

Mi sembra chiaro, non ci sono altre spiegazioni. A Laino Castello, ma in generale sul Pollino, c'è la piena occupazione oppure sono tutti sfaticati. Tra l'altro nessuno ha bisogno di una casa.


Altrimenti non si spiega perchè, nonostante i milioni di euro spesi per sistemare quelle case nel centro storico nei pressi della Chiesa di San Teodoro, nessuno ha pensato di valorizzare questi edifici che adesso sono di nuovo abbandonati, vandalizzati e in via di degrado.

Ma io credo che non sia vero che i Lainesi siano degli sfaticati,  o quantomeno tra Calabria e Basilicata, c'è tanta gente capace di investire o bisognosa di lavoro o di una abitazione... e allora come al solito forse è la politica che non capisce, non si impegna, non trova soluzioni, non crede nella gente, non è capace di immaginare...

lunedì 12 novembre 2012

Pappaterra mi offende!


Egregio Presidente
mi viene da pensare che lei ancora non abbia capito quale sia il suo ruolo.

Le vorrei ricordare che a causa delle scelte dell'Ente Parco di esternalizzare a grosse società/associazioni  l'Educazione Ambientale e la Sentieristica, ci sono molte  guide che vivono una situazione di estremo precariato, paradossalmente con notevole spreco di denaro pubblico, e con risultati pessimi sotto gli occhi di tutti: Questa si che è una situazione drammattica  e vergognosa per il più grande Parco d'Europa.

Ben due anni fa Lei è andato con MISS CALABRIA (altro spreco di denaro pubblico) a promuovere la sentieristica alla BIT ancora prima che venisse realizzata.
Dove sono i sentieri? Che fine ha fatto il patrimonio umano rappresentato dalle guide che avrebbero potuto lavorare alla MANUTENZIONE della sentieristica? Disoccupati, emigrati, impegnati in altre attività... persone scandalosamente escluse dalle attività del Parco.

Invece lei è molto più preoccupato per i lavoratori delle Biomasse. Per loro si sta impegnando con zelo come se fosse il loro presidente.

Mi sentro profondamente OFFESO.
Lei considera il MIO lavoro meno degno di attenzione e tutela rispetto al lavoro di presunti "raccoglitori di Biomasse" tra l'altro non residenti nel Pollino. Non l'ho mai vista impegnato con lo stesso zelo nel difendere il patrimonio umano e culturale delle guide che, insieme agli operatori turistici (anche loro PADRI DI FAMIGLIA), vivono di questo territorio: l'UNICA RISORSA che abbiamo!
Noi non siamo ambientalisti da salotto, come ci ha offensivamente chiamati questa estate, mentre la sua macchina antincendio falliva miseramente, ma cittadini che lei dovrebbe con forza rappresentare e tutelare.

mercoledì 7 novembre 2012

Lettera ad Ermete Realacci: politico ex ambientalista

Egregio Ermete Realacci (PD), ambientalista e politico, potrebbe sostanziare con esempi pratici quanto da lei ha affermato dicendo "Pappaterra (PD) ha saputo lavorare bene per valorizzare i talenti del territorio, tutelare l’ambiente e promuovere il rispetto della legalità".

Io, presuntuosamente parlando, sono un "profondo" conoscitore del Pollino, faccio la guida e con qualche misero viaggetto che mi sono potuto permettere con i pochi soldi che ho guadagnato ho avuto occasione di conoscere dei Parchi Nazionali che funzionano e fare qualche confronto.

 Sinceramente non mi sono accorto di quanto lei scrive, si riferiva ad un altro Parco? ha degli informatori che le dicono bugie? Oppure tra me e lei uno dei due non vede bene. Ma lei è mai stato nel Pollino?


 Anzi, le dirò, qua sembra che tutto vada a rotoli: tagli, incendi, centri visite chiusi, punti informativi che non danno informazioni, sentieristica in abbandono, emigrazione intellettuale altissima, bracconaggio, mancanza di ricerca scientifica, mancanza di inziative promosse dal parco coerenti con la "Mission", TALENTI non valorizzati che emigrano.... e sinceramente io stesso non so fino a quando potrò resistere.

Mi auguro di poterle scrivere ancora dal Parco Nazionale del Pollino, sa io non appartengo ai Talentuosi: ho solo una laurea, parlo solo qualche lingua straniera, conosco quasi tutti i sentieri, organizzo qualche pacchetto turistico e do informazioni ai turisti, A GRATIS, che NON SANNO PROPRIO CHI CHIAMARE...


 Le ripeto: spero di poterle ancora scrivere dal Parco Nazionale del Pollino...

lunedì 23 luglio 2012

Meglio un Idiota del paese mio che uno scienziato del paese tuo

Bella questa polemica Calabro-Lucana sulle responsabilità del grande incendio del Pollino
Mi piace, è l'apoteosi di quello che è stato il parco in questi anni e forse insieme a tanto malcostume italiano una delle cause di quello che è successo.
Io vi conosco un pò tutti e credo che molti di voi tra chi scrive e chi legge negli anni passati non è mai riuscito a pensare ad un parco NAZIONALE gestito da gente competente, ma piuttosto l'unico interesse era se il Presidente, il Direttore, il Vicepresidente, e così via, fossero più calabresi o più lucani!

Se erano più adatti a perseguire interessi lucani o calabresi... ed ecco così che abbiamo avuto un succedersi di dirigenti a cui non abbiamo chiesto (tranne la OLA Basilicata) se sapessero cos'era un Parco, a cosa serve, come funziona... addirittura abbiamo avuto il Presidente  Fino che non aveva mai messo piede nel Pollino prima di diventare Presidente!

Ma i calabresi erano contenti, i lucani erano contenti, tutti contenti perchè il vicepresidente era LUCANO, il direttore era LUCANO. I CENTRODESTRISTI erano contenti perchè il presidente era di destra, i CENTROSINISTRI erano contenti perchè il vicepresidente era di "sinistra".
Con Pappaterra stessa musica i calabresi contenti, i centrosinistri lucani contenti perchè era di sinistra... TUTTI CONTENTI!


Ma in Italia si sa MEGLIO UN IDIOTA DEL PAESE MIO CHE UNO SCIENZIATO DEL PAESE TUO! 

Adesso che il Pollino brucia pare che non sia colpa di nessuno, pare che nessuno sia responsabile. Tutti alzano le mani come se loro fossero extraterrestri che non hanno nessun legame con i fatti della Terra.

Così io vedo bruciare Monte Cerviero in Calabria, stanotte il fumo mi è entrato dentro casa, MA TANTO L'INCENDIO è in CALABRIA perchè mi dovrei preoccupare?

Questo modo di concepire il Parco, unicamente come un elargitore di finanziamenti e contributi ha visto spendere iniziative in mille rivoli: carnevali, sagre, attività sportive, convegni (sempre rigorosamente uno lucano e uno calabrese, uno di destra e uno di sinistra) Mai un Euro per mettere delle postazioni fisse di avvistamento anticendio ad esempio alla Grande Porta del Pollino. Hanno dato i contributi per le gite sociali, abbiamo finanziato i pranzi agli anziani in gita nel Pollino, che sono venuti solo perchè si mangiava bene e si spendeva un terzo di quello che avrebbero speso stando a casa, invece di realizzare strutture capaci di ATTIRARE GENTE INTERESSATA ALL'AMBIENTE E ALLA CULTURA DEL TERRITORIO, che con i loro soldi creavano un INDOTTO in cui potevano lavorare gente in gamba e motivata, capace anche di collaborare alla tutela dell'ambiente e contribuire alla vigilanza A GRATIS.

Perchè cari amici le prime sentinelle sono i cittadini, ma se gente come me, che per lavoro si muove sempre in montagna, è costretta ad emigrare per vivere, allora il Parco si svuota e i vandali fanno quello che vogliono a Visitone, così come a Pedarreto a Bosco Magnano. Ma è chiaro che a chi gestisce questa situazione meno "disturbatori" come il sottoscritto ha tra le gambe è meglio è!

Per cui sappiate cari amministratori vi disprezzo tutti: prima perchè avete distrutto questa terra ambientalmente e moralmente,  e in seconda istanza perchè avete  allontanato da questa terra le persone migliori alleate del PARCO.

martedì 13 marzo 2012

Palermizziamoci tutti!

Palermo

Tutti conosciamo il profilo del Duomo di Milano, della torre di Pisa, del Colosseo ma siamo smarriti davanti all'immagine della Cattedrale di Palermo, di Bari... Ci hanno negato in questi 150 anni la conoscenza dell'Italia delle NOSTRE capitali... e siamo fuggiti verso nord pensando che solo il nord fosse sede di cultura, di architettura... Nessuno ci ha mai detto "vai a Palermo"... tranne mio padre. 



Lo dico senza NOSTALGIE NEOBORBONICHE... Ma un sud gestito da una classe politica non ignorante non costruirebbe case sulle spiagge, fabbricati industriali dentro l'Orto Botanico, non metterebbe cartelli sopra la facciata di una cattedrale... ma orgoglioso del suo patrimonio ne promuoverebbe la conoscenza e investirebbe sulla sua manutenzione.
Una classe politica avveduta capirebbe che la TAV sarà l'ennessima sottrazione di risorse al nostro vivere civile.

A noi la TAV non ci serve, ci serve riacquisire la centralità del nostro vivere non come periferia di un Nord Italia o Nord Europa, ma come se fossimo NELLO STESSO PAESE!  

BariE' più facile che ognuno di noi sia amico di qualcuno che vive a nord di Roma piuttosto che con qualcuno che vive a Sud di Napoli.
A noi ci serve che muoversi tra Bari, Napoli, Catania, Palermo, Reggio Calabria sia la cosa più facile di questo mondo. Ci serve che andare a vedere un concerto a Palermo, sia più facile che andarlo a vedere a Milano. A noi ci serve che i Pink Floyd suonino anche a Catania e non solo a Venezia. A noi ci serve che mangiare una granita sulle spiagge delle Eolie sia più facile che mangiare un gelato all'Isola d'Elba.

A noi ci serve, non essere caparbiamente campanilisti e terroni, ma vivere la nostra Terronia da cittadini e non da emarginati.

A noi la TAV NON SERVE, a noi serve PALERMIZZARCI! 

PALERMIZZIAMOCI TUTTI!!!



PALERMO