venerdì 8 ottobre 2004

Difendiamo il Santuario Madonna delle Armi

Il santuario è in pericolo. Un altro caso di gestione approssimativa e incompetente dei beni del nostro territorio
Per chi non lo conoscesse il Santuario della Madonna delle Armi si trova nel comune di Cerchiara di Calabria, sulle pendici del Monte Sellaro che guarda verso lo Ionio e Piana di Sibari. Si tratta di un complesso architettonico di eccezionale valore storico inserito in un contesto paesaggistico che dire favoloso e dire poco. Chiunque lo abbia visitato resta incantato. Il santuario localizzato ad un altitudine di 1025 metri s.l.m, nell'alto Medioevo fu centro monastico bizantino di primaria importanza; ancora oggi è ben visibile la struttura planimetrica dell'antica chiesa e del monastero femminile, non compromessa del tutto da ampliamenti e modifiche dei primi del Cinquecento. Il santuario è posto sotto vincolo di tutela ex legge 1089 del 1939 (oggi Nuovo Codice dei Beni Culturali).

Al momento nei pressi della struttura religiosa sono iniziati i lavori per la costruzione di un "Punto Informativo" del Parco. Questa struttura in cemento armato è localizzata nel piazzale antistante il Santuario provocando un notevole effetto di mascheramento e disturbo paesaggistico e architettonico. La struttura viene realizzata dal comune di Cerchiara di Calabria con finanziamento e autorizzazione dell?Ente Parco Nazionale del Pollino, e (senti senti) tutti i Nulla Osta necessari: Paesaggistico-Ambientali, idrogeologici, Storico e Architettonici, ecc. ecc. Lo scrivente è reduce di una mancata autorizzazione per porre, sulla scala della mia casa colonica degli anni 70, una vetrata in ferro battuto: resto veramente senza parole.

Ma cerchiamo di analizzare le altre motivazioni per dire "NO" a questa vera follia del "Punto Informativo" al Santuario. Un Punto Informativo dovrebbe avere una funzione di indirizzo e valorizzazione dei Beni presenti nel territorio. Costruirlo nei pressi del Santuario che è località di arrivo e non di partenza per un itinerario turistico non ha senso. Chi arriva al Santuario ha già davanti ciò che vuole vedere e la sosta al ?Punto Informativo? è del tutto inutile. Inoltre nel Santuario ci sono già stanze che possono essere adibite a mostre, alla custodia e distribuzione di materiali informativi, come portineria o ufficio per le guide turistiche, per cui l?aggiunta di un altro corpo è del tutto inutile. Il Punto Informativo avrebbe senso se fosse costruito nel centro storico di Cerchiara Calabra o in qualche località balneare sulla costa Jonica. Da qui il turista verrebbe informato e invitato a visitare il Santuario, e non solo, aumentando in questo modo i flussi turistici verso il versante orientale del parco. Se il Punto Informativo fosse localizzato a Cerchiara, si incrementerebbero con una corretta informazione e veicolazione anche i visitatori al Centro Storico di questo bella comunità calabrese, che al momento per quanto io ne sappia, è troppo spesso solo località di passaggio per andare a visitare le Gole del Raganello e il Santuario.
In poche parole se vogliamo che più turisti scalino la Serra Dolcedorme non è necessario costruire un punto informativo sulla sua vetta. E' evidente che nessuno degli attori della costruzione di queste strutture per la promozione turistica si è mai veramente chiesto a cosa serva un "Punto Informativo", sue funzioni e obiettivi. l'Ente Parco non ponendo indirizzi precisi sulla dislocazione di queste strutture non si preoccupa più di tanto se i soldi investiti siano rispettosi dell"ambiente e del paesaggio e funzionali a raggiungere gli obiettivi per la quale sono stati investiti. La massima autorità territoriale, l'Ente Parco, che dovrebbe prendersi cura del nostro territorio e invece finanzia e autorizza questo scempio, insieme alle altre autorità, è al momento bersagliato dalle iniziative di un comitato presieduto da Paolo Damiano Franzese, Guida Ufficiale del Parco, e attore in passato di campagne per la tutela e la valorizzazione del versante Orientale del Parco: Le Gole del Raganello, Il Monte Sellaro, le grotte e ovviamente il Santuario stesso.
Chiunque voglia sostenere le iniziative del Comitato o avere maggiori informazioni può scrivergli direttamente a questo indirizzo: Via Duca degli Abruzzi, 51 - 87070 Cerchiara di Calabria oppure via e-mail franzesep@yahoo.it