mercoledì 9 gennaio 2008

Prodi, la monnezza, la Valle d'Aosta, i luoghi comuni

"Ho già dato disposizione al ministro dell'Istruzione perché vengano immediatamente riaperte le scuole che era stato deciso di chiudere" dichiara il Presidente del Consiglio che aggiunge anche: "I bambini che stanno a casa da scuola non vanno né in Val d'Aosta né sulle Dolomiti, ma rimangono nelle zone con lo stesso inquinamento." Romano Prodi 7 Gennaio 2007

La frase, sensata e ragionevole, del nostro Presidente del Consiglio, mi ha lasciato l'amaro in bocca. Mi chiedo come mai non gli sia venuta in mente la vicina (a Napoli) Calabria o Basilicata.
Perchè nell'immaginario del Presidente (ma anche di tanti Italiani), Valle d'Aosta e Trentino sono anche sinonimo di territorio pulito. Cosa dovremmo fare per conquistarci questo "luogo comune"?
La nostra classe politica che blatera di sviluppo, ambiente e turismo a destra e manca, si è mai posto questo obiettivo?

E Bassolino? Presidente della Regione Campania e Comissario per i rifiuti, perchè non si dimette? Fa male vedere una sinistra che non fa nomi sulle responsabilità PERSONALI politiche. Fa male sentire che l'opposizione ci bastona senza pietà e la sinistra non si assume responsabilità. Il maledetto vizio dei politici di non dimettersi davanti all'evidenza del loro fallimento è un brutto segnale. Significa che i politici stanno sulle poltrone per altri motivi. Significa che un assessore all'ambiente non sa che è lui che deve occuparsi di incendi o che uno dei lavori pubblici non è responsabile del cattivo stato delle strade?

Ma allora chi è responsabile? I cittadini che si lamentano: l'ANTIPOLITICA!?