Ma poi tecnicamente parlando, visto i precedenti, cosa succede
nel momento in cui la telecamera rileva un criminale con un cerino
acceso in mano ai piedi di Italus o nel bosco di Pollinello? Parte una
squadra di carabinieri forestali da dove? Da Castrovillari? Da Cerchiara
di Calabria? Da Fardella? Quante ore impiegano ad arrivare?
Riuscirebbero a evitare il danno?
Quel giorno fatidico in cui ho trovato dei ragazzi che cucinavano sui
piedi del patriarca avrebbe funzionato questo sistema? e come? Come
funziona questo sistema quando qualcuno dopo aver tagliato dei rami di
pino si accende un fuoco per arrostire le salsicce al giardino degli
dei? parte un razzo laser e lo fulmina all’istante? E’ capace come nel
film “Minority Report” di sapere già le intenzioni del campeggiatore
maleducato da farlo catturare e arrestare sul fatto?
Altra domanda: “a chi affideranno la gestione della sorveglianza?” Siamo sicuri come spesso succede che a fronte di investimenti di attrezzature queste non rischiano di restare inutilizzate per anni come succede troppo spesso tra centri visite, polifunzionali, pulmini, musei (ma adesso abbiamo la catasta che ha risolto tutto)… e che poi magari quando servono non funzionano più?
Mi chiedo se sia possibile ancora oggi affrontare questi problemi semplicemente rispondendo alle domande del mercato: si presenta in ufficio un venditore di videocamere con pannello solare che ti convince della bontà del suo prodotto e l’affare e fatto. Non sarebbe stato meglio fare un ragionamento su come evitare gli atti vandalici e i comportamenti pericolosi e su questi pianificare una azione come creare un presidio fisso per la dissuasione. Mi pare che il presidio del soccorso alpino abbia funzionato. Eppure sono anni che suggeriamo sempre le stesse cose. Ma darci deli polemici estremisti è solo un modo per sentirsi liberi liberi di esercitare la propria presunzione.
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