lunedì 10 marzo 2008

Satriano: Un'Orso corre per la Basilicata!


Che l'Orso in antichità scorazzasse nei boschi della Lucania, "la terra dei boschi", è un fatto più che assodato. Lo ricordano ancora oggi a Teana nel Carnevale con una bella maschera tradizionale, così come a Satriano stesso. Ma se quest'orso ha percorso centinaia di km da solitario per raggiungere la Basilicata significa proprio che la Basilicata merita essere visitata e "vissuta": boschi, foreste, fiumi, montagne, valli, campagne selvagge e poco antropizzate. Lo ha capito un orso, ma continuano a non capirlo le nostre eminenze grige, che invece di di conservare, valorizzare ed esaltare questa isola di natura incontaminata (vedi Napoli e poi muori, è proprio il caso di dirlo, purtroppo...) continuano a smerdarla di cattedrali nel deserto, pozzi, fabbricchette, strade inutili, aree industriali obsolete spendendo miliardi di euro che se divisi fra i 600.000 abitanti della regione saremmo la popolazione più ricca d'Europa.


Quanto pagherebbero (se potessero, chiaramente) quelle mamme di Pianura per allontanare i loro figli, almeno durante i mesi estivi, dalle discariche tossiche dei loro giardini (NIMBY diceva qualcuno)? Abbiamo anche ospitato i bambini di Chernobyl in passato, ma se continua così ci risponderanno: stateci voi in Italia. VEDI POST PRECEDENTE
Tornando all'Orso, specie rara e in via di estinzione, se è quello d'Abruzzo, l'Orso Marsicano (Ursus arctos marsicanus) forse varrà la pena ricordare che, ne esitono solo 80 esemplari, che è specie protetta, con il divieto assoluto di abbattimento. E forse varrà la pena ricordarlo ogni tanto sui giornali, prima che qualche imbecille armato di "buone intenzioni" lo faccia fuori.

Gli amici del COMITATO SATRIA"NO" ALLE TRIVELLAZIONI, hanno scelto l'Orso come simbolo della loro lotta. Ecco il loro comunicato stampa.

COMITATO SATRIA"NO" ALLE TRIVELLAZIONI, ORSO BRUNO EGLI SI’ CORRE DA SOLO!
...Yes, we can!... ORSO BRUNO...egli si che corre da solo! la notizia degli ultimi giorni, è la presenza di un’esemplare di orso marsicano nelle campagne tra Satriano e Sant’Angelo le Fratte. L’orso, solitamente, vive nelle foreste della Majella e del Parco nazionale d’Abruzzo. A volte si sposta. Facendo anche molti chilometri. In una zona dove, nonostante le politiche di promozione turistica, non ne arrivano tanti di visitatori, risulta interessante e avvincente che un animale solitario, tendenzialmente pigro si sia spostato tanto, lasciando il suo abitat naturale, per raggiungere i boschi dell’antica lucania. Del resto lucus significa pure bosco. Gli orsi bruni vivono nella penisola italica prima dell’avvento dei Latini. E probabile che nel loro DNA abbiano assimilato la lingua aulica. Per loro questa, tramandata dagli avi, è la lucania ,la terra dei boschi. Chi li avrebbe potuto informare, geneticamente che di boschi, qui, ve ne sono sempre meno e che ora si chiama Basilicata. Egli sta seguendo il suo istinto. Cerca spazi e cibo. Seguendo arcaici tratturi trans regionali, evitando recinzioni, cementificazioni , asfalti e uomini con divisa o armati della domenica è arrivato in Basilicata. Scegliendo poi un periodo storico come quello attuale, in cui tutti sbandierano di voler correre da soli, per poi aspettare il passaggio di qualcuno, con il motore generoso, o l’aggregazione con specie anche dissimili. Il nostro Orso è l’unico che corre da solo oggi in Italia. Mentre tutti percorrono la penisola con camper, autobus, treni e panfili lui ha scelto l’incedere solitario e ramingo sugli Appennini meridionali. Mentre i soloni parlano di bretelle di valico, di comunicazione veloce e TAV, egli ha percorso a piedi i pochi spazi ancora incontaminati dall’Abruzzo alla Lucania. Non è un’ orso ma un’ esploratore post moderno. Un viaggiatore d’altri tempi. E un’esemplare vivente di promoter turistico ecologico. Una sorta di Livinstong degli orsi bruni.Egli sta compiendo un viaggio inverso di antropologia culturale. Chi ci dice che egli in quanto alieno alla nostra cultura, stia compiendo un viaggio per capire dove sta andando la nostra cultura. Io sto con l’orso. In periodo di par condicio affermo pubblicamente di votare per l’orso bruno. E lui l’unico in grado di far risvegliare e rialzare i nostri territori e l’Italia. Tutti, difatti lo cercano. Tutti lo braccano. Per fargli la festa forse, potremmo malignare?. Anche i cacciatori si sono mobilitati. Ma no. Tutti lo braccano, perché hanno compreso che lui è l’unico candidato che ha a cuore la nostra terra, certo si nutre qua e la di qualche animale domestico, poco male, siamo abituati a chi si nutre di ben altro. Dobbiamo difenderlo, accompagnarlo nella sua esplorazione. Egli potrebbe per assurdo diventare una risorsa, implementare in chiave mediatica l’immagine della valle del Melandro. Forse no, mi correggo. Corri da solo Orso. Corri, non farti acchiappare. Corri !


Comitato Satria”NO” alle trivellazioni petrolifere

Tonino Iallorenzi" - tamtamanimazione1@tiscali.it