lunedì 27 giugno 2005

Associazione Guide: io mi dimetto!

Al Presidente dell’Associazione Guide Ufficiali del Parco
Ai Membri del Coordinamento dell’Associazione Guide
A Tutte le Guide Ufficiali del Parco dell’Associazione
Per conoscenza alle altre Guide Ufficiali del Parco
Per conoscenza Agli Organi di Stampa
Per conoscenza ai membri del Consiglio Direttivo del Parco
Per conoscenza ai membri della Comunità dei Sindaci del Parco

Oggetto: dimissioni dal Coordinamento Associazione Guide Ufficiali del Parco

Egregi e sfortunati colleghi

Avrete ormai constatato che da mesi il mio impegno nel coordinamento dell’Associazione Guide è pari a zero.
Purtroppo ho dovuto constatare fino in fondo che con l’attuale dirigenza dell’Ente Parco, ogni nostra energia spesa nel migliorare le nostre condizioni di lavoro, la fruibilità del Parco e la tutela dell’ambiente è assolutamente frustrata.
Nessuna politica di sostegno, stabilizzazione e qualificazione della professione della Guida è stata mai sostenuta da questa amministrazione del Parco e dalle precedenti.
Rinnovo con amarezza il mio totale assoluto e insindacabile giudizio negativo verso una amministrazione del Parco, che nonostante il nostro ruolo strategico, come interfaccia tra il territorio e i fruitori, ci ignora totalmente.
Ritengo che sia assolutamente vergognoso che l’Ente Parco non si preoccupi del rischio che questo territorio resti senza Guide Ufficiali perché costrette a fare altro per vivere e peggio ancora a emigrare. Tanto più che anche la formazione di nuove guide è del tutto inutile se le prospettive professionali restano tali.
Ritengo che l’Associazione Guide a causa di quanto sopra sia irrimediabilmente destinata a morire per disaffezione dei propri soci ad un attività associativa marginale e semi clandestina rispetto alle potenzialità del territorio. Io stesso non comprendo per quale motivo debba continuare ad impegnare il mio tempo e denaro per un associazione e per dei colleghi che sembrano essere “ibernati” in attesa di tempi migliori e che si imbarazzano delle mie dichiarazioni pubbliche scritte e verbali, praticando nei miei confronti una subdola forma di ostracismo evidentemente richiesta dall’alto.
Ci tengo ad riaffermare pienamente di non aver condiviso l’atteggiamento “diplomatico” e “attendista” della dirigenza dell’Associazione protrattosi troppo a lungo nei confronti di un Ente Parco che sin dall’inizio dimostrava disinteresse ad investire nella nostra professionalità.
Il futuro turistico del Pollino è in sviluppo, e non certo grazie, all’Ente Parco, ma grazie alla professionalità di diversi Operatori Turistici.
Alla sfida di un turismo, anche straniero, sempre più esigente in qualità di servizi, qual’è al momento l’offerta del Parco?
Il Parco è capace di offrire servizi di qualità, guide in lingua, informazioni aggiornate, documentazione, programmi, animazione culturale e turistica, nuovi itinerari studiati, curati, verificati e segnati su mappa e sul terreno a beneficio di turisti e agenzie turistiche?
Come possiamo esaltare le potenzialità del territorio, a beneficio di tutti, se non viene avviata una seria politica di mobilitazione delle Guide Ufficiali del Parco?
Per quale motivo l’Ente non propone progetti di valorizzazione ambientale e non destina all’Associazione risorse congrue e sostanziali per realizzarli?
Per quale motivo l’Ente Parco non ci mette a disposizione delle amministrazioni locali e degli operatori turistici per realizzare progetti di recupero di sentieri e la realizzazione di itinerari turistici?
Per quale motivo il nostro lavoro di studio, monitoraggio e valorizzazione del territorio deve essere a costo zero per l’Ente che ci riconosce?
Qual è la motivazione di questa assurda, incomprensibile ed autolesionista esclusione delle Guide Ufficiali del Parco dalla gestione del territorio?
Perché mentre ettari ed ettari di territorio sono in balia di vandali e visitatori incivili, senza nessuna custodia, le Guide Ufficiali del Parco non devono essere coinvolte in processi di monitoraggio e vigilanza, coinvolgendo magari anche l’associazionismo locale? Infatti mentre l’ultimo Pino Loricato è stato incendiato, quante Guide erano a casa senza lavoro? Quanti volontari si sarebbero potuti coinvolgere e quanti ex LSU avremmo potuto dislocare in attività di vigilanza con il coordinamento professionale e competente delle Guide Ufficiali del Parco?
Perché in tutti i progetti di tutela ambientale (Cervo, Capriolo, Grifone, Lupo) non è stato dato alle Guide Ufficiali del Parco il ruolo proprio di far conoscere e divulgare nel e fuori territorio risultati e obbiettivi dei progetti stessi?
Non essere stati invitati al convegno che si terrà a Terranova di Pollino il 1 luglio prossimo, è sintomatico di quanto poco autorevole sia la nostra associazione e la nostra figura professionale nei contesti amministrativi e accademici. Evidentemente, considerando i contributi tecnico-scientifici del convegno, la nostra “equilibrata equidistanza politica” per assurdo ha avuto l’effetto di avvicinarci (invece di allontanarci) alla “politica” (con la ”p” minuscola) che impregna la “gestione” del Parco.
L’Associazione e le Guide sembrano indifferenti o peggio conniventi a questo attacco selvaggio contro l’integrità ambientale del Pollino.
Mi vedo costretto quindi per quanto sopra detto e per chiarezza nei confronti dei colleghi, a ufficializzare le mie dimissioni, di fatto avvenute, prima della scadenza naturale del mio incarico, ma soprattutto anche a dichiarare la mia indisponibilità a sostenere qualsiasi ruolo all’interno di un Associazione Guide, che NON merita dall’Ente Parco le poche migliaia di euro l’anno (da dividere in 40!) a fronte di bilanci miliardari dell’Ente stesso.
Ritengo di poter tornare indietro sulla mia decisione solo quando avvertirò un sostanziale cambiamento, che tradotto in termini umanamente comprensibili, significa:
1. Coinvolgimento delle Guide in seri progetti di valorizzazione turistico ambientale ed educativi, che portino in pochi anni a recuperare quanto perso fino ad adesso;
2. Presa di coscienza da parte dell’Associazione che bisogna agire in modo deciso contro qualsiasi attacco all’ambiente del Pollino, unica fonte del nostro lavoro;
3. Pretendere una politica di valorizzazione delle risorse umane presenti nel Pollino;
4. Promozione di tutte le iniziative culturali prodotte nel Pollino, anche se non direttamente patrocinate dall’Ente Parco.

Il sottoscritto continuerà ovviamente ad esercitare la professione di Guida.

Dott. Giuseppe Cosenza
Guida Ufficiale ed Esclusiva del Parco Nazionale del Pollino