Rotonda 9 Settembre 2020
Cordialissimo Dott. Ferdinando Laghi
Rappresentante delle Associazioni Ambientaliste
al Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino
Oggetto: richiesta urgente convocazione consiglio direttivo aperto
L’estate 2020 a causa della pandemia COVID che ha limitato la mobilità delle persone in molte località Italiane e straniere ha registrato un notevole incremento dei flussi turistici nelle aree più “attraenti” del Parco Nazionale del Pollino.
Le conseguenze sono state ovviamente positive dal punto di vista economico ma a danno della qualità dei servizi e della tutela dell’ambiente, rischiando di trasformarsi in un boomerang negativo per il nostro territorio.
Le questioni che hanno dimostrato ancora una volta gravi criticità mai prese in considerazione dagli amministratori attuali e precedenti sono
La Tutela degli esemplari millenari di Pino Loricato e altre specie che sono lasciati alla mercè di turisti non educati e rispettosi con il rischio di danni gravi e permanenti nonostante le tutele previste dalla legge nazionale e i riconoscimenti internazionali (Patrimonio Unesco) senza nessuna attività di prevenzione e controllo se non quella insufficiente per mezzi e uomini affidata ai Carabinieri Forestali. Manca totalmente un coinvolgimento delle popolazioni locali, attraverso associazioni, per il controllo e monitoraggio dei comportamenti pericolosi.
Nonostante la grande affluenza crescente negli ultimi decenni non è mai stata presa in considerazione la possibilità di organizzare un presidio fisso del Soccorso Alpino nei punti strategici sia per prevenire che per rendere tempestivi interventi di salvataggio. Manca assolutamente un coordinamento e coinvolgimento delle numerose guide ufficiali e non e delle associazioni che frequentano assiduamente il parco che in tanti casi potrebbe essere di sostegno e prevenzione
Altro nodo mai affrontato è la gestione dei flussi auto nei giorni di punta in quota, che quest’anno a causa del “no car sharing” è praticamente triplicata. Nonostante sollecitazioni proveniente dal mondo dell’ambientalismo sin dai primi anni della nascita del parco non si è mai pensato di pianificare sistemi di numero chiuso, mobilità pubblica (navette), parcheggi e altre soluzioni per prevenire affollamenti e ridistribuire i flussi in territori diversi meno frequentati.
Realizzazione e promozione di percorsi alternativi ai cosiddetti “IPV” attrezzandoli adeguatamente e promuovendone il flusso presso centri informativi e strutture turistiche.
La mancanza di centri informativi distribuiti sul territorio.
Ormai ci avviciniamo ai 30 anni della istituzione del Parco, questi punti che sarebbero dovuti essere prioritari sono stati assolutamente trascurati. Riteniamo che non si possano più rimandare e che il Parco, meglio tardi che mai, inizi ad occuparsi di tutela ambientale e gestione dei flussi turistici con le dovute attenzioni e competenze.
Pertanto Le chiediamo di farsi promotore di un consiglio dell’Ente Parco aperto dove si possano prendere congrui e seri impegni, anche di bilancio, per affrontare i punti espressi.
Giuseppe Cosenza Guida Ufficiale del Parco Nazionale del Pollino
Saverio De Marco Guida Ambientale Escursionistica LAGAP
Silvestro Carrieri Guida Ufficiale del Parco Nazionale del Pollino e GAE
Associazione CEA Pollino Calabria - Castrovillari
Carlo Di Tomaso - Operatore Turistico
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