Qui trovate la lettera di richiesta
Di seguito l'intervento all'Ente Parco
Intervento e sintesi del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino del  14/10/2020 (punto 2 odg) 
Portavoce degli operatori socio economici del territorio: 
• Silvestro (Silvio) CARRIERI e Giuseppe COSENZA 
Gli operatori del turismo, delle attività socio-culturali ed economiche del territorio del Parco, con  portavoce temporanei le guide Giuseppe Cosenza e Silvestro (Silvio) Carrieri hanno richiesto al  rappresentante delle organizzazioni ambientaliste, dott. Ferdinando Laghi, un’audizione intervento nell’ambito del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino e nella riunione  del 14 ottobre c.a. hanno espresso le seguenti comunicazioni:
premesso l’emergenza in termini di fruizione, di servizi e di funzionalità delle infrastrutture del  territorio del Parco nazionale del Pollino, vissuta nel periodo luglio-settembre 2020 che ha messo  in evidenza numerose aree critiche in ambito turistico, ambientale e culturale oltre che socio economico: 
− impatto estremo in termini di fruizione in alcuni specifici siti del Parco (es.: Colle  dell’Impiso) che hanno generato fruizione incontrollata in ambienti naturali che  dovrebbero essere oggetto di vincoli di conservazione e tutela, come i monumentali pini  loricati; 
− presenza di rifiuti lungo diversi assi viari ed in coincidenza di aree pic-nic;  − non rispetto delle regole più elementari: divieto di accesso libero di animali domestici e  di compagnia, accensione di fuochi a terra e senza controllo; stazionamento e relativo  danneggiamento di monumenti vegetali; schiamazzi e musica ad alto volume; ecc. 
Inoltre, pur avendo risposto abbastanza bene alle richieste di servizi da parte di numeri elevati  di turisti-visitatori giornaliere, sono state evidenziate anche numerosissime azioni di reclamo  spesso indirizzate impropriamente a coloro che operavano-lavoravano sul territorio: guide,  operatori turistici, ecc. In particolare, le “lamentele” si sono concentrate su alcuni aspetti: la  segnaletica e la comunicazione-informazione; l’efficienza-carenza nella fruizione dei servizi; la  qualità dei servizi pubblici; il sistema viario; ecc. 
Evidenziato che la presente audizione nasce anche da operatori che ormai hanno consolidato con  continuità e 365 giorni all’anno la loro presenza sul territorio e ne conoscono tutti gli aspetti  avendo attive collaborazioni consolidate con buona parte della realtà socio-economica dell’area  protetta e con gli uffici dello stesso Ente. 
Considerato che quanto di seguito indicato, quali richieste di intervento, è per buona parte già  ipotizzato nei documenti di programmazione e gestione dell’Ente; 
Come operatori di settore e professionisti attivi da quasi un trentennio nell’area protetta  avanziamo le seguenti richieste-sollecitazioni che siano corrispondenti ad un piano d’azione per  la prossima annualità ed assicurino un “cambiamento” reale rispetto alle problematiche già  ampiamente dibattute: 
CHIEDIAMO 
✓ Applicazione di strumenti specifici di tutela delle aree naturalistiche sensibili con  particolare riferimento agli alberi monumentali, ai boschi vetusti ed ai pini loricati nochè  alla fauna: piano del parco, regolamenti di fruizione e/o tutela, campagna di 
comunicazione, da attivare-realizzare e monitorare (per i risultati) in tempi rapidi. Avviando contestualmente, qualora sia necessario anche aree a fruizione controllata. 
✓ Organizzazione in modo funzionale e operativo tutte le professionalità che si  occupano in modo diretto di valorizzare, promuovere e comunicare le “caratteristiche ambientali e culturali” del Parco. Come per le “guide” che operano  attivamente sul territorio del Parco: attraverso procedure e protocolli che assicurino il  monitoraggio ambientale riconosciuto e codificato (monitoraggio flussi turistici;  segnalazioni azioni illecite, degrado siti, azioni di fruizione non sostenibili per il territorio,  ecc.). Inoltre, si sollecita la definizione di uno specifico, chiaro e funzionale protocollo  operativo con il Soccorso Alpino (anche attraverso l’individuazione di uno o più posti fissi  di intervento e presidi di sicurezza attivi specialmente nei periodi di maggiore affluenza). 
✓ Sollecitazione e predisposizione in collaborazione con la Comunità del Parco (i  Comuni) di un “piano di mobilità e della comunicazione sostenibile” per la  fruizione delle aree di particolare interesse o dei siti raggiungibili da strade poste sopra  i 1200 m di altitudine che consenta di attivare buone pratiche di fruizione e mobilità  (prevedendo nuove aree di accesso alla montagna, funzionali ed accessibili che prevedano  interventi tempestivi a carattere stagionale e/o in caso di elevato numero di presenze di  visitatori (anche grandi eventi e/o turismo scolastico) e soluzioni di mobilità pubblica  incentivata e supportata da adeguata campagna di comunicazione. Con riferimento alla  “comunicazione” si propone la riorganizzazione funzionale di “punti informativi” e di  supporto ai visitatori e fruitori dell’area protetta ed una particolare attenzione alla  efficienza ed efficacia degli strumenti di comunicazione (da quelli social e web all’editoria,  dalla segnaletica alla divulgazione-informazione sul campo). 
✓ Realizzazione di uno specifico accordo operativo e/o protocollo tra l’Ente, le  Guide, gli operatori turistici e i Comuni per valorizzare la rete escursionistica e  di fruizione dell’intero territorio dell’area protetta ovvero investire sulla  valorizzazione e le infrastrutture di servizio (segnaletica, sentieristica, ecc.) di  aree periferiche rispetto all’asse di maggiore accesso attuale: Piano  Ruggio/Colle Impiso/ Visitone. Promuovendo e valorizzando l’asse escursionistico  del Sentiero Italia e relative bretelle. Inoltre, è indispensabile rivedere le modalità  “comunicative” sul campo, ovvero i contenuti e la qualità delle informazioni dirette ed  indirette espresse dalla segnaletica posizionata nel territorio del Parco che siano  facilmente interpretabile e di impatto minimo ma chiaro ed efficace. Oltre che la  “comunicazione” dell’Ente sulle iniziative ed i valori ambientali e culturali affinché  raggiunga in modo chiaro gli operatori di tutti i settori socio-economici e gli “abitanti” del  Parco. 
Il Direttivo, per come evidenziato dal dott. Laghi e dagli interventi dei Consiglieri nonché dalla  sintesi finale del Presidente Pappaterra, ha preso favorevolmente atto delle comunicazioni  espresse dai portavoce evidenziando l’importanza di un ascolto e confronto con le realtà che  quotidianamente operano nel territorio dell’area protetta ed in particolare si sollecita sugli aspetti  indicati un PIANO DI AZIONE che dovrà essere elaborato dalle diverse parti (uffici dell’Ente,  Consiglio Direttivo, operatori di settore e loro organizzazioni) al fine di programmare ed operare  concretamente per il superamento di queste e di altre criticità indicate già da subito.
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