venerdì 30 novembre 2007

Replica della OLA al Presidente della Comunità del Parco del Pollino

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento territoriale di Associazioni, Movimenti Comitati e cittadini - replica alle affermazioni "deliranti" del Presidente della Comunità del Parco Nazionale del Pollino, Sandro Berardone, in merito alla presa di posizione contro quello che egli definisce "ambientalismo demagogico"


della OLA, Italia Nostra e CoSa del Pollino. Nel vestire anche i panni politici che spetterebbero al Presidente dell'Ente Parco, Berardone afferma che le Valutazioni d'Incidenza rilasciate dalle Regioni sarebbero addirittura subite dagli amministratori e dai residenti, questi ultimi definite vere vittime dei parchi. Con una visione - questa sì demagogica e aggiungiamo populista - che credevamo superata negli ultimi anni, il Presidente della Comunità del Parco del Pollino riporta in auge il "j'accuse" contro gli ambientalisti, ovvero contro quella parte del mondo ambientalista non omologata alla sua personale visione dei parchi. Secondo Berardone essi (gli ambientalisti!) hanno il torto di aver espresso la loro opposizione ad alcune opere pubbliche non citandole, quali ad esempio la strada Scalea-Mormanno e la Centrale del Mercure con parere positivo di Valutazione d'Incidenza rilasciato dalla Regione Calabria, oppure contro le riperimetrazioni del Parco Nazionale del Pollino approvate dalla Comunità del Parco che escluderebbero aree di interesse naturalistico del Pollino sulle quali, guarda caso, si vorrebbero ricavare biomasse legnose per il funzionamento della Centrale Enel da 40 MW (oltre 400 mila tonnellate di legname all'anno che si vorrebbe prelevare con tagli boschivi nel Parco Nazionale) o addirittura dove sorge la centrale stessa. Secondo Berardone, le colpe imputabili alla OLA, Italia Nostra e CoSa del Pollino sarebbero anche quelle di voler "sollevare questioni meramente strumentali", quando le medesime associazioni evidenziano "attacchi alla fauna selvatica" che, secondo il Presidente, è invece "largamente tutelata come dimostrato" (E i numerosi e recenti casi di bracconaggio contro i quali le associazioni hanno chiesto di rafforzare la sorveglianza del Corpo Forestale dello Stato - con più uomini e mezzi - anche per contrastare i numerosi incendi dolosi di questa estate?). Berardone, non si ferma qui e se da un lato cita il Piano di Abbattimento Selettivo dei cinghiali che considera panacea dei giovani locali, i quali emigrerebbero perché le aziende sono "flagellate" dai cinghiali inferociti, dall'altro riduce il problema della fauna selvatica alla sola questione cinghiali. E il lupo?
Totalmente dimenticato. E il capriolo dell'Orsomarso che sarebbe in espansione esponenziale? Di fronte a queste affermazioni che potrebbero essere definite vero e proprio esercizio di vetero-populismo anti-ambientalista, ci si dimentica però di rispondere in qualità di Presidente della Comunità del Parco sulle questioni sollevate dalla OLA, Italia Nostra e CoSa del Pollino, che ponevano molto semplicemente la centralità della difesa delle risorse naturali ed ambientali (cementificazione, tagli, incendi, degrado) nell'ambito della pianificazione del Parco Nazionale del Pollino ritardata e messa a rischio da megaprogetti, come la Centrale del Mercure, la strada Scalea-Mormanno nella Valle del Lao ed i tagli boschivi realizzati o previsti in Basilicata e sull'Orsomarso. In ogni caso, la OLA ribadisce come il processo di risoluzione delle problematiche appena evidenziate possa essere avviato a prescindere dall'approvazione del Piano del Parco.

OLA - Organizzazione Lucana Ambientalista Coordinamento territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini

1 commento:

  1. Ciao.. complimenti per il blog, che ho scoperto per caso. sono quello di mezzana, ieri stavo alla manifestazione. ti ho lasciato l'indirizzo del mio blog su pollino e altro... ti saluto. w il pollino

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