lunedì 24 maggio 2004

Contro la strada montana di Frascineto

[youtube]http://it.youtube.com/watch?v=svIU5WiSEMM[/youtube]L'Ente Parco ormai in balia della schizofrenia sconfessa se stesso e dà parere favorevole alla realizzazione di un strada Montana nel territorio del comune di Frascineto (CS).
La tutela del paesaggio è prioritaria se vogliamo che decolli veramente il turismo nel nostro territorio: ovunque il mondo è pieno di auto, elettrodotti, antenne, palazzoni. Vogliamo che non ci sia differenza tra la periferia di Berlino e il Pollino? Vogliamo che i tedeschi che per rimi hanno frequentato il Pollino nei scorsi decenni vadano alla ricerca di altre mete dove una sapiente gestione del territorio ha portato al fenomeno inverso dello smantellamento delle brutture paesaggistiche?
Ma non è questo il vero problema. La vera questione è che il Parco sembra in preda ad un raptus di follia, dimenticando il suo autentico ruolo, i motivi per cui è stato istituito (in termini legali forse si potrebbe parlare di "falso ideologico"?) continua ad autorizzare, contro ogni ragione, ogni parere scientifico e tecnico, contro ogni buon senso opere che danneggiano il paesaggio del Parco.
Infatti per la suddetta strada il WWF ha presentato un Ricorso in opposizione a tutti gli organi competenti per la Revoca o l' Annullamento dell'autorizzazione.

La follia, come documenta il WWF Calabria e Basilicata sta nei precedenti pareri totalmente ignorati dall'Ente Parco, vediamoli uno per uno:

1. Pare che (UDITE, UDITE) lo stesso UFFICIO CONSERVAZIONE del PARCO avrebbe espresso PARERE NEGATIVO; questo è un vero caso di schizofrenia.
2. nel 1993 e nel 1996 l'AZIENDA FORESTALE DEMANIALE aveva espresso parere negativo ad una precedente richiesta di autorizzazione del comune di Frascineto;
3. la stessa richiesta fatta dalla Comunità Montana del Pollino di Castrovillari fu bocciata dall'Ente Parco in quanto ricadente in Zona 1; La stessa potrebbe anche rappresentare un pericoloso precedente.
4. La stessa area ricade in progetto LIFE NATURA finanziato dalla Comunità Europea e voluto dal Parco per la tutela dei Rapaci che prevede addirittura LA CHIUSURA di piste già esistenti al traffico veicolare. In Pratica il Parco si tira la zappa sui piedi!

Non ci sono altri commenti da fare. Prendiamo, per l'ennesima volta, atto che questa dirigenza è ormai in balia dell'improvvisazione, mossa da interressi diversi dalla tutela ambientale. Il WWF, a cui va tutto il nostro plauso, e chiunque a cui stia a cuore questo Parco dovrebbero chiedere le immediate dimissioni di questa dirigenza.


Di seguito la copia del ricorso presentato dal WWFAl SIG. PRESIDENTE
AL SIG. DIRETTORE F.F.
DELL'ENTE PARCO
NAZIONALE DEL POLLINO
VIA FRECCE TRICOLORI, n. 6
85048 ROTONDA PZ
AI SIGG.I MEMEBRI
DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
DELL'ENTE PARCO
NAZIONALE DEL POLLINO
ROTONDA
AI SIGG.I MEMBRI
DELLA GIUNTA ESECUTIVA
DELL'ENTE PARCO NAZIONALE
DEL POLLINO
ROTONDA
AL SIG. PRESIDENTE
DELLA COMUNITA'
DEL PARCO NAZIONALE
DEL POLLINO
CASTROVILLARI


AL DIRETTORE DEL C.T.A.
PER L'AMBIENTE
DEL PARCO NAZIONALE
DEL POLLINO
ROTONDA


AL COORDINAMENTO PROVINCIALE
DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
87100 COSENZA


AL SIG. SOPRINDENTENTE
AI BENI PAESAGGISTICI
DELLA CALABRIA
p.zza VALDESI, N. 13
87100 COSENZA


AL SIG. SINDACO
DEL COMUNE DI
87010 FRASCINETO CS


AL SERVIZIO CONSERVAZIONE
DELLA NATURA
MINISTERO DELL'AMBIENTE
VIA VOLTURNO, N. 58
ROMA


Oggetto: Ricorso in opposizione contro determinazione direttoriale n.32 del 19.03.2004:

I sottoscritti
- RISUCCI Angela, nata a Palazzo San Gervasio (PZ) il 23.05.1964, domiciliata a Palazzo San Gervasio (PZ) (c.a.p. 85026), via C.so Manfredi 240 COD. FISC. RSCNGL64E63G261Y , in qualità di Presidente Sezione Regionale WWF per la Basilicata con sede in Potenza alla Via Gradinata IV Novembre n. 6 Tel. 0971 411382,
e
- MENIN Fabio, nato a Monasterace (RC) il 6.08.1954, domiciliato a Rossano (CS), via T. Smurra 38, COD. FISC. MNNFBA54M06F324Z, in qualità di Presidente Sezione Regionale WWF per la Calabria con sede in Vibo Valentia alla Via Popilia 42/C, Tel. 0963-995053,

nella loro qualità di Presidenti rispettivamente delle Sezione Regionale Basilicata e della Sezione Regionale Calabria del WWF ITALIA - Fondo Mondiale per la Natura - Onlus,

Premesso che:
- La scrivente Associazione ha appreso che con determina n. 3 del 19.03.2004 il Direttore . dell'Ente Parco nazionale del Pollino ha autorizzato il Comune di Frascineto ad attuare lavori di "Completamento strada vicinale Interpoderale tra le località Grotta del Pozzo, Madonna di Lassù e Fontana del Principe" per i motivi esposti in narrativa dell'atto e con determinate prescrizioni attuative;
- Nella narrativa dell'atto sono citate, tra l'altro , una serie di autorizzazioni , pareri ed istruttorie preparatorie all'emanazione della detta autorizzazione, ed in particolare la Relazione dell'Ufficio Conservazione del Parco prot. N. 1090 del 19.02.2004 che, da informazioni assunte dagli scriventi, avrebbe espresso un parere NEGATIVO alla compatibilità ambientale dell'opera;
- Già negli anni 1993-96 il Comune di Frascineto aveva richiesto analoga autorizzazione ma l'Azienda Forestale Demaniale, anche con l'intervento dell'ufficio legale del WWF, aveva espresso parere negativo circa il tracciato dell'opera ;
- Sempre a suo tempo la stessa Comunità montana del Pollino di Castrovillari aveva richiesto all'Ente Parco l'autorizzazione per la sistemazione e allargamento della pista che conduce alla Madonna di lassù e quindi al Monte Moschereto, ma all'epoca l'Ente Parco espresse parere negativo in ordine alla tipologia di interventi proposti relativamente a quelli previsti in zona 1;
- L'apertura di nuovi tracciati stradali in zona 1 del Parco non sorrette da reali motivazioni necessarie ed eccezionali rappresenta un pericoloso precedente;
- Descrivendo la realizzazione compatibile in quanto trattasi di strada interpoderale, ci si aspetterebbe la rilevante presenza di aziende agricole e montane nei siti attraversati dal tracciato, laddove non si riscontrano attualmente in sito insediamenti produttivi intensivi;
- Il nuovo tracciato stradale attraverserebbe addirittura l'area di espletamento di un progetto LIFE NATURA per la tutela dei rapaci nel Parco, progetto che a sua volte prevede anche la chiusura di piste già esistenti proprio per realizzare con successo tutti gli obiettivi di monitoraggio ed osservazione faunistica previsti nel progetto stesso;
- il WWF ITALIA - Onlus, Associazione riconosciuta.con DPR 4 aprile 1974 n. 493 ed iscritta all'albo delle Associazioni di protezione ambientale tenuto presso il Ministero dell'Ambiente con D.M. del 20.02.1987, è portatore di interesse diffuso e qualificato alla tutela ambientale dei Parchi nazionali in generale ed in particolare di quella Nazionale del Pollino, ricadente tra gli scopi dell'azione in sede locale e alla base della stessa esistenza.delle articolazioni regionali e locali dell' Associazione e per avere le locali sezioni del Pollino a suo tempo già preso parte al procedimento amministrativo ed a riunioni e ispezioni.presso i luoghi in cui è prevista la realizzazione dell'opera di cui la determinazione sopra citata costituisce autorizzazione e che ha già portato in quella prima fase all'accantonamento del progetto di strada di accesso montano al Parco.dal Comune di Frascineto;
- l'eventuale realizzazione dell'opera di cui trattasi configurando una alterazione dei valori ambientali e paesaggistici dell'area di interesse dell'associazione ed in cui la stessa esplica materialmente la propria attività rappresenterebbe una frustrazione ingiustificata degli stessi scopi e dell'oggetto dell'azione associativa costituzionalmente garantita e ciò motiva l'interesse ed il diritto della scrivente Associazione ad esperire i gravami amministrativi e giurisdizionali previsti dalla legge;

Tutto quanto sopra premesso,
producono formale

RICORSO IN OPPOSIZIONE

contro la Determinazione del Direttore F.F. dell'Ente Parco Nazionale del Pollino avente ad oggetto "in data 19.03.2004 n. 32.

Per i suesposti motivi chiedono che sia

REVOCATA e/o ANNULLATA

in via di autotulela amministrativa la Determinazione del Direttore F.F. dell'Ente Parco Nazionale del Pollino avente ad oggetto "Completamento strada vicinale Interpoderale tra le località Grotta del Pozzo, Madonna di Lassù e Fontana del Principe" adottata in data 19.03.2004 n. 32.

Si riservano il ricorso gerarchico o giurisdizionale previsto dalla legge.

Allegano copia del presente ricorso per la notifica ai controinteressati.

Allegano fotocopia dei documenti:
1. documento identità dei ricorrenti;
2. documento attestante la qualifica spiegata in atti;
3. statuto WWF ITALIA;
4. decreto riconoscimento personalità giuridica WWF ITALIA;
5. decreto iscrizione WWF ITALIA elenco associazioni di protezione ambientale.

Potenza / Vibo Valentia, lì 19.05.2004

In fede

F.TO ANGELA RISUCCI
F.TO FABIO MENIN

giovedì 20 maggio 2004

Vallje

Impressioni "italiane" di una Valljia
Un dolce richiamo ti obbliga a voltarti verso la tua casa, verso ciò che credi appartenga ad un antico passato.
I tuoi pensieri volano e vanno verso Oriente, superano il mare e si perdono su verdi terre lontane, su aspre montagne che mai hai visto.
Terre di cui i tuoi nonni hanno solo sentito parlare dai loro nonni.
Questa dolce nenia, a cui non puoi sfuggire, a cui non puoi voltare le spalle, che non riesci ad ignorare, è come un richiamo che non puoi tradire.
Rinasce il tuo orgoglio di appartenere ad un mondo più antico delle fibre del tuo vestito nuovo e dei circuiti del tuo telefonino, per una volta almeno in un anno.
Forse tutto questo è una Vallja.

Dentro la Vallja di Frascineto






La Vallja scomparsa da anni a San Costantino e San Paolo Albanese, nel versante Lucano del Pollino, sopravvive ancora a Civita e Frascineto nel versante Calabrese. Le Vallje di Frascineto rappresentano nell’area del Pollino una delle più interessanti manifestazioni della cultura Arbereshe. Con alti e bassi tra un anno e l’altro, può coinvolgere dalle decina fino alle centinaia di persone che sin dalle prime ore del Martedì successivo alla Pasqua, si preparano indossando i vecchi e nuovi costumi tradizionali.

Le Vallje sono gruppi spontanei di circa 10 elementi o più che tenendosi per mano, o mediante un fazzoletto, camminano per le vie del paese intonando canti in lingua Arbereshe.
I testi della Vallja sono antichi, e di difficile comprensione specie per i più giovani. I canti intonati la sera del martedì di Pasqua sono principalmente tre. Il primo è una rapsodia molto antica, probabilmente originaria del XV secolo. Narra di una famiglia ricca ed importante dell'Albania, con nove figli maschi ed una sola femmina, Jurendina. Costei viene chiesta in sposa da un signore di un luogo lontano, ma i genitori della ragazza ed i fratelli non vogliono acconsentire al matrimonio per non vederla partire. Solo uno dei fratelli, Kostantino, si dichiara favorevole alle nozze, e promette alla madre di riportare la sorella ogni qualvolta avesse desiderio di vederla. A tale promessa, la famiglia acconsente e Jurendina va in sposa. Dopo le nozze della ragazza scoppia una guerra tra principati vicini, ed in un solo anno muoiono tutti e nove i fratelli. La madre è disperata. Kostantino dunque, pur di tener fede alla parola data, “risuscita” e va a prendere la sorella per riportarla alla madre. Durante il viaggio, Jurendina si stupisce perchè il fratello ha sempre freddo ed è coperto di polvere. Arrivati presso la casa paterna, Kostantino lascia la sorella sulla soglia di casa. La madre apre la porta, la riconosce, la abbraccia e le chiede chi l'abbia riportata. Alla sua terribile risposta, svela alla figlia che il fratello è morto ed entrambe muoiono per la paura e la forte emozione.
Questa rapsodia si fonda sul concetto della Besa, cioè la parola data, che è concetto fondamentale nella cultura e nella legislazione albanese: Kostantino resuscita pur di compiere ciò aveva promesso alla madre e nonostante l’increscioso e prevedibile esito finale. Sul far della sera si canta invece una Rapsodia che narra le gesta del condottiero albanese Scanderbeg e della battaglia di Kruja. Le gesta vengono evocate oltre che con il canto attraverso una sorta di danza con giri e movimenti concentrici, mediante i quali si intrappolando alcuni passanti che in guisa di ostaggi devono offrire da bere all’intera Vallja come riscatto per essere liberati. La giornata si conclude tardi, con improvvisati versi da osteria e può proseguire tutta la notte con serenate casa per casa improvvisando e scherzando.

Purtroppo come spesso succede, una errata concezione della “valorizzazione” turistica può portare a fare errori che possono avere effetti negativi e irreparabili sulla conservazione delle tradizioni popolari. Già da anni a Civita nella stessa giornata delle Vallje viene anche organizzata una esibizione di gruppi Folk. L’effetto è devastante. In quel marasma di Gruppi Folk che cantano ballano e indossano costumi di dubbia autenticità, le Vallje diventano un evento quasi marginale, invisibile, di importanza secondaria, confondendosi e perdendo quella magia e sacralità che le è propria e che ne fa un evento di notevole interesse culturale e antropologico e non una banale manifestazione folkloristica. Così anche il comune di Frascineto inseguendo il “modello” Civita della promozione turistica si accoda alla “valorizzazione” annacquando e nascondendo le proprie Vallje sotto lo squallido manto delle manifestazioni Folkloristiche. Sarebbe molto semplice separare i due eventi, invitando i gruppi Folk il Lunedì dopo Pasqua, ad uso e consumo di un turismo di “massa” e lasciare alle Vallje il Martedì, libere di continuare a cantare per loro stesse o per chi, e non sono pochi, capiscono, apprezzano e amano quelle splendide tristi malinconiche melodie.

Si ringrazia la Dottoressa Caterina Martino per le fonti